Giocatori
Si gioca da un minimo di 4 ad un massimo di 20 giocatori
Strumenti
Non sono necessari particolari strumenti se non uno spazio ampio, chiuso o aperto, senza ostacoli, dove poter praticare liberamente il gioco.
Regole
Lo svolgimento è molto semplice: prestabilito mediante una "conta" il giocatore che farà da
cavallina (colui che restando fermo con le mani poggiate alle ginocchia e la testa in giù ben coperta da eventuali contatti con i saltatori, assume la posizione del noto attrezzo ginnico), fungendo come appoggio, attende i compagni di gioco, che, eseguita una
breve corsa, poggiandogli
le mani sulla schiena si danno slancio per scavalcarlo mediante un
salto a gambe divaricate. Per non essere penalizzati a fare la "cavallina", i saltatori non devono toccare l'avversario in nessun altro modo. Ciò che però rende questo gioco caratteristico, distinguendolo da una qualsiasi prova ginnica, è la "voce" che ciascun saltatore è tenuto a dare come accompagnamento al proprio salto
Essa è composta da questi versi:
- UN MONT LA LUN (uno monta la luna)
- DUE MONTA IL BUE
- TRE MONTA TALE’
- QUATTRO PIANTEREMO IL MONTE
- CINQUE ROTAIE (chi salta deve appoggiarsi sulla schiena di chi sta sotto con i pugni chiusi con conseguente urlo di dolore del paratore)
- SEI INCROCIATOIO (chi salta deve ricadere a terra con le gambe incrociate)
- SETTE LU CIEC D MASSETT PASSETT E PUO’ T SFARNETT ("il cieco di Massetti, passò e poi ti sfarinò": il saltatore doveva tirare addosso al paratore un po' di terra a mo' di farina)
- OTTO UCCELLO RAPACE (chi salta deve appoggiarsi sulla schiena di chi sta sotto con le mani aperte e poi richiuderle come gli artigli di un uccello rapace)
- NOVE L’UOMO VOLANTE (chi salta deve arrivare a terra il più lontano possibile dal paratore; la penalità per chi è più vicino al paratore è quello di prendere il suo posto)
- DIECI MESTICHEREMO LA PASTA CON I CECI (il saltatore dopo aver toccato terra deve fare il mimo del cuoco che mescola una pentola vicino alla faccia del paratore)
- UNDICI PIRUETTA (in questa parte del gioco cominciano le vere difficoltà in quanto il saltatore deve dare un calcio con il tallone sulle natiche del paratore mentre è in volo; chi non ci riesce prende il posto del paratore stesso)
- DODICI CONCHETTA (il saltatore deve effettuare il salto con un sasso in testa senza farlo cadere a terra; la penalità è sempre di prendere il posto del paratore)
- TREDICI ACQUA IN BOCCA (il saltatore deve avere in bocca un po’ d'acqua; gli altri concorrenti cercano in tutti i modi di farlo ridere con smorfie e barzellette fino a quando il saltatore ingoia l'acqua o la sputa; a questo punto scatta la penalità.
- QUATTORDICI FUORI ACQUA (il saltatore questa volta deve avere in bocca un po’ di acqua. Ma al contrario del numero "tredici" la deve sputare al momento del salto)
- QUINDICI BOTTE, SCHIOPPA, MANGANELLO E NA Q’LAT (il saltatore dopo aver saltato si deve avvicinare al paratore mentre è ancora chinato e dargli un colpo di anca sulle natiche in modo da farlo cadere; chi non ci riesce doveva prendere il suo posto)
-SEDICI L’UOMO DI PIOMBO (il saltatore, dopo aver saltato, rimane immobile sul punto di atterraggio; il saltatore seguente deve fare la stessa cosa, ma senza toccare il saltatore precedente e così via fino all'ultimo)
Scopo
Lo scopo è prevalentemente il divertimento e lo stare insieme, facendo però attenzione durante i salti a non toccare i saltatori precedenti.
Storia
Questo gioco si pensa fu ideato per le strade dai bambini poveri durante i primi anni del 1900 e poi tramandato di generazione in generazione.