Yo-yo - foto di brandon king

Yo-Yo

Lo yo-yo è un giocattolo simile ad un diablo. Ne esistono di diversi tipi sul mercato rendendolo anche un oggetto da collezione oltre che ad un semplice articolo di giocoleria.

Giocatori

Si gioca singolarmente.

Strumenti

Lo yo-yo è formato da due coni (congiunti ai vertici) molto schiacciati, così da presentarsi come due rotelle appaiate, ossia una rotella con una gola: al centro della gola c'è un perno, intorno al perno è avvolto un filo fissato per un' estremità al perno stesso per l'altra estremità al dito di chi lo maneggia. Il materiale da cui è composto può essere di diverso tipo; esistono infatti yo-yo in metallo, plastica e vetro. Anche i modelli presenti sul mercato si differenziano per caratteristiche. Esistono i classi yo yo con la corda fissata al perno centrale ma anche quelli moderno in cui il cordino è libero sul perno consentendogli di girare con l'energia ottenuta senza tornare in mano. Lo yo yo moderno è diviso anche in esemplari con frizione automatica che sfruttano la forza centrifuga per tornare in mano e quelli con cuscinetto a sfera che compiono innumerevoli evoluzioni.

Regole

Usare uno yo-yo richiede agilità nel movimento del polso e concentrazione ma è in generale abbastanza facile. Prima di tutto si infila il dito nell'asola dell'estremità esposta del filo dello yo-yo. Lasciando cadere la rotella e richiamandola verso la mano con un movimento preciso del polso al momento opportuno si può fare in modo che la rotella, girando dal punto più basso, continui a girare e risalga avvolgendo il filo. A seconda della bravura del giocatore e delle evoluzioni che si vogliono compiere si sceglierà anche il tipo di yo-yo più adatto.

Scopo

Lo scopo primario è il divertimento, associato ad esso è presente anche la capacità di controllare tramite i movimenti del polso lo yo-yo e riuscire a compiere evoluzioni con esso.

Storia

Noto nella Grecia classica e nell'antica Cina , questo gioco fu poi di moda in Gran Bretagna nel XVII secolo (si chiamava (bandalore) e fra gli aristocratici Francesi che erano emigrati in Inghilterra ai tempi della rivoluzione Francese. Ebbe un momento di successo delirante verso il 1930 (in Italia nel 1932). Dopo un periodo di stasi è tornato di moda alla fine degli anni '90, specie nelle confezioni sofisticate della ditta americana Yomega.
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