Giocatori
La versione classica del tressette si gioca in due
coppie contrapposte e quindi in 4 giocatore. Nelle sue varianti si può invece giocare da un minimo di 2 fino ad un massimo di 8 giocatori.
Mazzo
Si gioca con un mazzo di 40 carte italiane.
Regole
Nel tressette è importante che i giocatori si dispongano a croce in modo che gli elementi della stessa squadra siano
uno di fronte all'altro. Il mazziere distribuisce 5 carte alla volta per ogni giocatore in senso antiorario ( nella prima mano possono essere distribuite anche una carta alla volta per ogni giocatore) fino al raggiungimento di 10 carte a testa.
Colui che possiede tra le sue carte il quattro di denari inizia la partita.Egli (detto
palo) butterà una carta a sua scelta ed il resto dei giocatori, in senso antiorario, dovranno buttare una carta dello stesso seme della prima messa in gioco.
La presa delle carte, e quindi la vittoria della manche, va alla squadra il cui giocatore ha buttato una carta dal valore maggiore da quella del palo giocata in quel round. Il gioco prosegue in questo modo finché non si arriva, da parte di un giocatore, all'esaurimento delle carte in mano.
Se un giocatore non possiede carte dello stesso seme di quella lanciata inizialmente dal palo dovrà liberarsi di carte di seme differente,ma è consigliabile utilizzare quelle di basso valore, perché non si ha diritto alla presa e quindi non si riceve nessun punto.
Alla fine della mano si conta il punteggio di ogni squadra in base al valore delle carte prese durante lo svolgimento di quest'ultima e lo si somma a quelli precedenti.
Il gioco termina al raggiungimento del punteggio stabilito che può essere 11, 21 o 31 punti.
Per attribuire le prese le carte nel gioco del tressette hanno un determinato valore espresso in questo ordine :
- Tre
- Due
- Asso
- Re
- Cavallo o Donna
- Fante
- Sette
- Sei
- Cinque
- Quattro
La presa viene attribuita al giocatore che gioca la carta di grado più alto al seme della passata.Nel tressette non si possono rivelare le carte in proprio possesso.
Punteggio
Per calcolare il punteggio si deve tenere conto dei seguenti valori :
- l'asso vale 1 punto;
- le figure (fante, cavallo e re) e gli altri carichi (due e tre) valgono 1/3 di punto;
- le scartine (quattro, cinque, sei e sette) non hanno valore.
Quando tutti e 11 i punti vengono realizzati dalla stessa squadra si usa il termine “cappotto”.Esiste un motivo ben preciso per cui a tressette si vince a 31. In buona sostanza, il massimo dei punti che si possono totalizzare in una singola mano è 30, derivanti dalla combinazione, utopica ma possibile, di quattro 3, tre 2 e tre
assi che assegna 19 punti( 4 + 3 + 3 = 10 e 3 x 3 = 9 ), i restanti 11 sono i conseguenti del cappotto che è impossibile da non fare con questa combinazione di carte per un totale di 30 punti.
Il fine, pertanto, è quello di impedire che si possa vincere in una sola mano, dando, così, la teorica possibilità agli avversari di rimontare.
Scopo
Lo scopo è raggiungere,dopo varie mani, il punteggio concordato all'inizio della giocata (21,31 o 41 punti).
Storia
l tressette nacque in Spagna per poi essere importato prevalentemente nel sud italia sopratutto in Calabria ma anche nel nord- est da cui si è diffuso sulle coste Balcaniche. Il documento più antico che cita questo gioco è il Codice di Chitarrella del 1750.
Il nome deriva forse dal fatto che in origine anche i sette valessero 1/3 di punto e che quindi tre indicasse la carta più alta e sette quella più bassa,con valore di punteggio (3, 2, 1, 10, 9, 8, 7), per un totale di 12 . Poi per evitare pareggi il gioco venne cambiato all'otto ma continuò a chiamarsi tressette.
Varianti del nome
Tresette.